Handmade burnished ware e ceramica grigia tornita in Egeo nella tarda età del bronzo: una messa a punto
Marco Bettelli Studi Micenei ed Egeo-Anatolici 51 (2009) [2010]: 95-121.
Περίληψη (στα Ιταλικά, από την Εισαγωγή)
La recente pubblicazione di significativi nuclei di ceramiche d’impasto realizzate a mano (HBW) – a volte associati a ceramiche “grigie” tornite di tipo pseudominio – provenienti da alcuni importanti centri della Grecia micenea e della Creta tardo-minoica, apre nuovi scenari e spunti di riflessione per chi si occupa delle relazioni tra Egeo e Mediterraneo centrale nella tarda età del bronzo.
Gli scavi pluriennali a Tirinto in Argolide, Dimini in Tessaglia e Chania nella Creta nord-occidentale hanno portato alla luce numeroso vasellame pertinente alle citate classi ceramiche, anche se quantitavamente in misura non confrontabile tra i tre insediamenti. Certamente il nucleo più consistente è quello di Tirinto, grazie anche all’estensione dell’area indagata; nonostante ciò, lo stato di conservazione dei reperti dagli altri siti, spesso ricostruibili quasi per intero, consente un loro inquadramento tipologico piuttosto preciso. Inoltre la loro attestazione in contesti ben identificabili sul piano cronologico e funzionale permette una serie di riflessioni molto importanti sia per la formulazione di ipotesi sul significato della presenza di queste ceramiche in ambito egeo, sia per la ricaduta che se ne ricava per lo studio di aspetti specifici dell’età del bronzo nel Mediterraneo centrale.
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