Miceneo a-nu-to
Mario Iodice Pasiphae IV (2010): 113-115.
Περίληψη (στα Ιταλικά)
Il lessema a-nu~to ricorre nelle seguenti tavolette: KN X 658 v., As 1516.12; TH Z 863, 864, 865, A[961]; TH Fq 132.2,198.5, 236.2, 240.9, 241.9, 244.1, 254[+]255.io, 276.9; a-nu-to-jo è invece attestato in KN X 697.2. Viene considerato unanimemente un antroponimo.
Dal punto di vista linguistico, Ἄνυτος è un aggettivo verbale sostantivato con valenza di nome proprio alia stessa stregua di molti altri nomi in -to; si riconnette al greco ἄνυμι; forma tematica ἀνύω; ἄνω da *ἄνFv; ampliamento con la dentale ἀνύτω, ἁνύτω; il senso complessivo è “portare a termine”, “concludere efficacemente”, ma anche “giungere”, “far crescere”, cfr. anche scr. sanóti, itt. ša(n)ḫzi. In miceneo si ha anche a2-nu-me-no, ἁνύμενος, in un elenco di ka-ke-we, cfr. PYJn 389.12.
Nelle nuove tavolette tebane sembra essersi individuata una triade divina costituita da ma-ka, o-po-re-i e ko-wa, forse la Dea madre (= Demetra), Opores e Kore. Vorrei soffermarmi in parti-colare su TH Fq 254[+]255, in cui a-nu-to è uno dei destinatari di orzo o di farina insieme con la triade divina ed una articolata série di individui.
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