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Αιγεύς Εταιρεία Αιγαιακής Προϊστορίας

ΑΡΘΡΑ | 2012

8 Οκτωβρίου 2013

I censimenti ovini (classe D-) e la cronologia degli archivi di Cnosso

Alessandro Greco Pasiphae. Rivista di filologia e antichità egee VI (2012): 11-45.

Από την εισαγωγή (στα ιταλικά)

Nel 1990 J. Driessen, dimostrando che le tavolette del deposito della Room of the Chariot Ta­blets (d’ora in poi RCT) di Cnosso dovevano considerarsi più antiche del resto dell’archivio, provò che l’ipotesi della sua unità, generalmente accolta, non era più ammissibile. Nel prosieguo della sua ricerca, lo studioso si spinse oltre, aprendo le porte al dubbio che quello che generalmente veniva considerato “l’archivio di Cnosso” potesse essere a tutti gli effetti l’esito della commistione di materiali epigrafici provenienti non soltanto da due, ma forse anche da più archivi cronologicamente distinti. Driessen fece notare, infatti, che la dispersione delle tavolette in diversi depositi poteva essere il prodotto dello spostamento nel tempo del suo archivio, o dei suoi archivi, i quali si andavano collocando e adattando in relazione al cambiamento di funziona­lità delle diverse aree del palazzo. Affrontando il problema dal punto di vista filologico, inoltre, lo studioso riscontrò, nei diversi depositi, una reduplicazione di alcune tematiche documentarie, come l’allevamento, l’industria tessile, i carri e le spade, e si chiese se tale circostanza dovesse attribuirsi alla traccia di procedure burocratiche in corso d’opera, prodotto cioè di una medesima amministrazione, o non fosse piuttosto il risultato di amministrazioni diverse che, succedutesi nel tempo, produssero documentazione simile. Sulla base di queste considerazioni di ordine archeologico e filologico, quindi, Driessen con­cluse che era possibile individuare la traccia di cinque o anche sei fasi di distruzione del palazzo di Cnosso, e che, di conseguenza, era “nécessaire de réexaminer le contenu des tablettes à la lumière de cette hypothèse”.

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